Biografie di Copywriters: Jesse Forrest

Di Alessio Colzi

Trovare Jesse Forrest in questa sezione del blog ti dà l’idea di quanta differenza ci sia, in termini di opportunità, tra il nostro paese e i paesi anglofoni.

Non dico questo perché nutro dubbi sulla preparazione di Forrest, quanto invece per la sua giovanissima età.

Jesse è un copywriter australiano che si è fatto da solo, lavorando come ghostwriter per alcuni dei marketer più famosi al mondo.

Ha lavorato per anni “nell’ombra”, scrivendo copy che hanno generato centinaia di migliaia di dollari di vendite.

Il più famoso marketer che si è affidato a Jesse è Jay Abraham, il marketer da un miliardo di dollari, famosissimo ormai anche nel nostro paese. Ma tra i suoi clienti troviamo anche Dale Beaumount, autore di 16 libri su marketing e crescita personale e John DeMartini che, per chi non lo sapesse, è la mente dietro al libro e al film “The Secret”.

Cercando informazioni a proposito di Jesse sul web potrai imbatterti nel suo sito web personale, una semplice landing page con le informazioni essenziali, o addentrarti nell’esplorazione del suo servizio startcopywriting.com dove troverai informazioni riguardo la sua vita e il suo cammino per diventare copy.

Se invece vuoi leggertela in italiano, ti riporto qui di seguito i passi principali.

 

Un dislessico di successo: la storia di Jesse

Quando dico alle persone che sono un copywriter, una delle prime domande che mi fanno è: “a quale università sei andato?” E confesso che non ho frequentato nessuna università.

La storia di Jesse è la classica storia da zero a mito. Le difficoltà incontrate da piccolo nella lettura e nella scrittura delle lettere dell’alfabeto sono causate da un disturbo dell’attenzione – una lieve dislessia – diagnosticata dopo una serie di test.

Proseguire gli studi dopo le scuole superiori, e frequentare l’università, erano l’ultimo desiderio di Jesse.

Si buttò diritto nel mondo del lavoro: fruttivendolo, dipendente di supermercato, lavapiatti e telemarketer sono stati i lavori che ha provato a fare prima di trovare un posto in un ufficio vendite.

È qui che, consultando i volumi a disposizione, scopre i testi di copywriting e si appassiona alla disciplina, divorando tutto ciò che trova, da “Le Armi della Persuasione” di Cialdini a “Triggers” di Joseph Sugarman.

Mette subito in pratica, nel suo lavoro, le lezioni apprese dai libri dei grandi maestri della pubblicità: invia lettere cartacee ai potenziali clienti con l’invito a partecipare ai seminari tenuti dall’azienda per la quale lavorava.

La risposta di pubblico è notevole. È lì che Jesse capisce di essere in grado di vendere attraverso la scrittura.

Ed è da qui che inizia a farsi un nome, scrivendo per i propri colleghi.

Il suo amore per il copy calza alla perfezione con il suo carattere un po’ introverso: scopre che per padroneggiare questa arte deve essere curioso e imparare tante cose.

Ben presto capisce che il copy è come una medaglia fatta di due facce: Psicologia e scrittura.

Tutto qui.

Nel dopo lavoro, la notte, studia tutto quello che riesce a trovare sul copy, scrive quanti più annunci possibili solo per allenarsi. Frequenta corsi e seminari.

In soli 6 mesi, nel 2004, riesce ad iniziare la sua carriera da copywriter a tempo pieno e venir chiamato dai maggiori marketer americani per delle collaborazioni.

Il consiglio di Jesse

Copywriter a tutto tondo, Jesse scrive materiali di marketing sia online che offline.

Dalla sua esperienza possiamo rubare una preziosa informazione:

Qual è la differenza tra scrivere per un sito web e scrivere per la posta cartacea?

Ci sono certamente diverse cose che puoi fare quando si tratta di scrivere copy online e copy offline. Le persone sono sempre le stesse. Sono ancora le persone a leggere ciò che scriviamo, abbiamo ancora a che fare con le persone. Non abbiamo a che fare con alieni o cose del genere.

I destinatari del copy sono sempre e solo persone. Ma la differenza è il loro comportamento.

Nel mondo online, le persone si comportano in modo diverso rispetto al mondo reale. Perché lo fanno? Perché quando sei davanti al tuo computer la tua soglia di attenzione è più bassa rispetto a quando leggi qualcosa che puoi tenere fisicamente in mano, che potrebbe essere una sales letter cartacea o una rivista.

Ed è da questa consapevolezza che devi partire, prima di metter giù la prima riga di copy.

Ti aspettiamo dall’altra parte.

A presto

Alessio

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