Come Migliorare I Risultati Economici di un eCommerce – Consigli Per Partire

 

Vuoi scoprire come migliorare il tuo e-commerce ed aumentare le vendite?

Inizierò spiegandoti di cosa si tratta e perché dovresti crearne uno se non ce l’hai.

L’e-commerce (cioè il commercio digitale) rappresenta l’insieme di tutte le attività di vendita di prodotti online.

In generale stiamo parlando di tutte le transazioni commerciali che avvengono in rete.

L’esempio più conosciuto di e-commerce è Amazon, però volendo usare come esempio un’azienda meno imponente, anche la profumeria sotto casa potrebbe avere un e-commerce.

Ecco perché, anche se non hai ancora un’azienda multimiliardaria come Amazon, dovresti creare un e-commerce.

Vendere un prodotto fisico tra una pandemia e l’altra sta diventando sempre più difficile.

Continuano ad esserci chiusure e zone rosse, ma l’affitto e le altre spese del tuo locale devono comunque essere pagate.

Diciamoci la verità, l’e-commerce potrebbe permetterti di continuare a vendere i tuoi prodotti nonostante il colore della tua regione.

Questa situazione ha già cambiato del tutto le abitudini dei consumatori spostando il commercio principalmente online.

Le imprese devono accettare il cambiamento e farsi trovare pronte, rinforzando le loro infrastrutture digitali e sviluppando strategie mirate.

Certo che però la digitalizzazione della tua azienda richiede un piano di marketing ed una serie di strategie focalizzate allo scopo.

Quello che devi tenere a mente è che oggi l’utente medio desidera sempre di più un’esperienza di acquisto contactless.

Questo è il motivo per cui il cliente deve avere il ruolo principale nella tua mente quando crei un e-commerce.

Le sue priorità e le sue esigenze devono essere messe al primo posto.

Devi assicurarti che la sua esperienza sul tuo sito e-commerce sia più piacevole possibile.

Ti accorgerai di aver fatto un buon lavoro quando il cliente acquisterà più prodotti da te, solo così capirai di averlo fidelizzato.

Dopo che avrai analizzato i dati e delineata una strategia di marketing vincente potrai creare il tuo e-commerce.

Ora però arriviamo al punto.

Come puoi davvero migliorare il tuo e-commerce?

Inizia col verificare di aver creato un funnel efficace (definito anche imbuto di vendita).

Ogni passaggio deve essere intuitivo, veloce e con meno clic possibili.

Ti sarai probabilmente accorto tu stesso che quando un acquisto necessita di infinite iscrizioni e passaggi, ti passa la voglia di comprare da quel sito.

Assicurati che tutti i passaggi siano lisci come l’olio ed inserisci una live chat in modo che il cliente possa avere una risposta immediata alla sue domande.

Il cliente oggi è pigro e va di fretta e se le procedure di acquisto non saranno facili ed intuitive rischi che gli acquisti rimangano nel carrello abbandonato.

Fai in modo che aumenti la fiducia delle persone ad ogni step del funnel, affinché effettuino una transazione e acquistino.

Includi nel sito più recensioni dei tuoi prodotti o servizi. Aiuteranno il potenziale cliente a volere il tuo prodotto e a darsi una giustificazione nell’acquisto.

Può aiutare inserire alcune testimonianze nella pagina pre – checkout, per tranquillizzare i clienti nella fase finale di acquisto sulla validità di quanto stanno per acquistare.

Infine puoi fare domande mirate dopo l’acquisto, inviando un sondaggio per sapere come hanno vissuto l’esperienza:

Cosa ti è piaciuto nel comprare il nostro prodotto?
E’ stato abbastanza facile e comodo comprare da noi?

Dalle risposte potrai trarre spunti utili per capire come portare un eventuale miglioramento.

 

Ora ti darò qualche chicca che ti aiuterà ad incrementare le conversioni sul tuo sito.

1. La prima chicca : aggiungi i trust badges, cioè i certificati di sicurezza con protocollo SSL (PayPal, Symantec, McAfee).

Ti permetteranno di tranquillizzare i clienti sulla serietà della tua azienda e sulla sicurezza dei tuoi pagamenti.

Infatti è risaputo che un buon numero di persone non acquista se pensa che non sia un pagamento in modalità sicura.

2. La seconda chicca è quella di non sottovalutare il customer care, letteralmente l’assistenza al cliente.

Ciò che colpisce sempre il pubblico è vedere quanto tieni al tuo brand.

Per esempio se sei una piccola azienda e vendi un prodotto di tua produzione, sarebbe interessante mostrare scatti o video del dietro le quinte.

Oppure potresti inserire video mentre impacchetti il prodotto che poi andrai a spedire.

Il possibile cliente quando vedrà tutti questi retroscena, si avvicinerà sempre di più a cliccare il tasto del pagamento.

Per farti un esempio, ho visto in questo periodo molti produttori di formaggi toscani raccontare la propria storia, magari di generazioni, (un po’ di storytelling) e vendere i propri prodotti su Facebook e Instagram tramite funnel di vendita.

Ho potuto apprezzare con mano la validità di questa formula che mi ha permesso di acquistare dei formaggi eccellenti, provenienti dalla Toscana e al giusto prezzo.

Già solo le immagini mi hanno fatto dimenticare quei formaggi del supermercato dal sapore inesistente e mi hanno convinto ad acquistare.

E tutto questo grazie a figure evocative che mi hanno catapultata in un attimo in Toscana.

Queste sono le immagini che il pubblico vuole vedere per sentirsi già con l’acquolina in bocca!

3. Cura la grafica, i colori e le foto, in modo da trasmettere immediatamente cosa vendi.

Rivolgersi ad un fotografo professionista è un ottimo investimento per rappresentare al meglio te o il tuo prodotto.

Assicurati poi di descrivere i prodotti in maniera dettagliata e curando la SEO.

Ulteriore consiglio da non sottovalutare è far si che il tuo sito permetta una semplice navigazione da mobile.

Conta che la maggior parte delle persone visiteranno il tuo sito proprio dallo smartphone, è importante che tutti i pulsanti siano visibili e raggiungibili.

4. Crea una mailing-list personalizzata

Questo ti permetterà di “classificare” i clienti in base agli acquisti che hanno effettuato e offrire loro proposte mirate.

L’e-mail marketing ti permetterà di avanzare proposte di upselling e cross selling, speciali offerte e promozioni.

Dopo vari studi è emerso che la componente emotiva risulta essere la leva più importante.

Ad esempio effettuando un campione sui consumatori italiani, su articoli griffati e alla moda, è risultato che l’acquisto è principalmente effettuato per il mondo che c’è intorno ad essi.

Se vendi un capo di lusso l’attrazione per il cliente sarà data dal prestigio della griffe che circonda il prodotto, dal l’esclusività dei materiali pregiati, dal packaging raffinato.

La user experience risulterà desiderabile per molti, l’acquisto di quel prodotto farà sentire il cliente ricco, potente, lo farà sentire parte di un’élite.

5. Utilizza i bias cognitivi.

Come ottimizzare un sistema di marketing in modo che sia capace di fare aumentare le conversioni?

Dobbiamo conoscere il processo decisionale che porta il nostro cliente verso l’acquisto.

E’ fondamentale comprendere il “messy middle” ossia quelle che sono le fasi centrali che si trovano in un processo d’acquisto.

Queste influiscono in maniera incisiva sulle decisioni finali degli acquirenti.

Il cosiddetto “messy middle” nasce da un interessante rapporto di Google che investe costantemente nella ricerca dei processi decisionali del cliente.

Messy significa disordinato, caotico.

Questa ricerca ha scoperto che il processo decisionale non è lineare bensì mostra un imprevedibile spostamento avanti e indietro, avanti e indietro, in continuazione, tra la fase di esplorazione e la fase di valutazione.

E’ come se il nostro utente ballasse per un periodo di tempo indefinito e variabile tra la prima e la seconda fase nel fare le proprie valutazioni.

Valuta noi, i nostri competitors, compara le caratteristiche del nostro prodotto con quelle dei nostri competitors, continuamente, come giocasse a ping pong.

Il cliente fa questo per capire quale siano le migliori soluzioni, valuta le migliori offerte, osserva.

Una volte che l’utente ritiene di avere abbastanza informazioni inizia a valutare quali siano le opzioni disponibili. Lo scopo è restringere le opzioni e determinare quale sia la migliore, quella che fa al caso suo.

Quindi il processo non è lineare, gli utenti si muovono tra queste due fasi di valutazione ed esplorazione finché non si sentono pronti all’acquisto.

Il “messy middle” è lì dove vinci o perdi il cliente.

Più il consumatore naviga il “messy middle” più si avvicina la possibilità che scelga un altro brand, anche un marchio sconosciuto.

Il dovere del nostro marketing sta nel farci trovare pronti nel momento in cui gli utenti avranno terminato le valutazioni, uscendo da quella terra di mezzo, e saranno finalmente disponibili all’acquisto.

Ad un certo punto, terminato il ciclo ed acquisite le decisioni ci sarà una necessità fisiologica di chiudere questo cerchio e concludere il processo.

Questo succederà quando le informazioni saranno troppe e ci sarà la necessità di trovare delle scorciatoie cognitive inconsce (che servono per automatizzare e semplificare il processo decisionale).

Qui stiamo parlando di logica evolutiva della specie, e non di marketing.

In quest’ottica il nostro cervello è pre-programmato per compiere queste azioni in maniera veloce, quasi istintiva.

Sono delle scorciatoie inconsce che prendono il nome di bias cognitivi.

Se noi conosciamo queste scorciatoie possiamo utilizzarle anche per il nostro marketing.

I più importanti bias cognitivi sono 6, giocano un ruolo fondamentale nella scelta di un prodotto.

Inoltre abbiamo un ulteriore bias per le categorie legate al design ( borse di lusso, occhiali da sole). Si tratta della componente emotiva.

In questo caso le decisioni si basano sul “come” questi prodotti li fanno sentire.

Vedere un prodotto iconico, di lusso, stimola perché affascina, non solo per il prodotto in sé ma per tutto quello che esso rappresenta.

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