Come Scrivere Una Lettera di Presentazione (e Soprattutto Come Farla Leggere)

come vendere
Sei pronto a scrivere la tua lettera di presentazione e a fare colpo sui recruiter?

Presentare un curriculum: un elemento vincente oppure tempo perso?

La ricerca del lavoro può essere una tortura, un percorso pieno di ostacoli e delusioni. Una delle principali prove di sopravvivenza che tutti ci siamo trovati a superare è la scrittura del curriculum. Abbiamo riempito hard disk, armadi e cassetti coi nostri curricula.

Spesso, però, senza ottenere niente, il più delle volte senza nemmeno arrivare al famigerato spauracchio di chiunque sia in cerca di una nuova occupazione: “le faremo sapere”.

Eppure, se sei qui a leggere questo articolo, forse dentro di te pensi che ci potrebbero essere degli accorgimenti in grado di fare la differenza e che presentare un curriculum non è inevitabilmente tempo perso. Sì, è vero, è stato studiato e calcolato che la stragrande maggioranza dei curricula non sta in mano ai recruiter più di 6 secondi, ma è anche vero che qualcuno riesce a passare dallo stretto imbuto della selezione.

Perciò, vuoi fare come la maggior parte delle persone che sta ad autoconvincersi che candidarsi per un’offerta di lavoro è, in fin dei conti, solo una perdita di tempo, energie e denaro?

Oppure vuoi provare a trovare delle soluzioni pratiche ed efficaci per diventare uno degli eletti che superano la famigerata tagliola? Insieme vedremo che esistono degli elementi in grado di garantirti un vantaggio competitivo rispetto a tanti tuoi concorrenti.

E scoprirai che probabilmente fino ad ora una delle cause principali di una ricerca infruttuosa era semplicemente data dal fatto che non curavi abbastanza o nel modo giusto la tua candidatura.

L’abito fa il monaco?

Sarebbe bello se tutti i selezionatori avessero a disposizione tanto tempo per ascoltare proprio te, leggere il tuo curriculum, farsi e farti domande, ecc.. Purtroppo, però, il fattore tempo, non solo in questo ambito, non fa nessuno sconto e impone, al contrario, che tu sia capace di conquistare in pochissimi istanti l’attenzione di chi sceglie. Pertanto sì, l’abito fa il monaco…

E se in un secondo momento il curriculum e l’eventuale colloquio di lavoro sono sicuramente importantissimi, per superare il primissimo e temutissimo scoglio è fondamentale dare subito una buona impressione.

E qui entra in gioco l’elemento al centro dell’attenzione di questo articolo: la lettera di presentazione.

La giusta cornice per il tuo curriculum

Che cos’è una lettera di presentazione? Possiamo usare varie metafore per descriverla. Essenzialmente una lettera di presentazione è l’elemento che va ad incorniciare il tuo curriculum, che mira a completare la tua candidatura e ad esaltare il protagonista dell’opera, il curriculum.

A parte i casi in cui è espressamente richiesto di non scrivere questa lettera, in tutti gli altri essa può fare veramente la differenza. Perché, come abbiamo detto, saper comunicare alcuni aspetti importanti in un attimo è fondamentale e questo documento può costituire un breve trailer di ciò che poi verrà approfondito nel curriculum stesso.

Del resto poi un buon quadro ha sempre bisogno di un’intelaiatura che lo sostenga. La cornice giusta inoltre è quell’elemento che valorizza il quadro stesso, perché si sposa perfettamente con esso. Una lettera realizzata in maniera sbagliata rovinerebbe invece tutta la tua opera e pregiudicherebbe irrimediabilmente il successo della tua candidatura.

La chiave per aprire diverse porte

Soffermiamoci un attimo su quali siano i vantaggi che una buona lettera porta con sé.

Innanzitutto, spiega brevemente e riassume il tuo curriculum a chi legge. Offre al lettore un motivo per conoscerti meglio, lo può convincere a scegliere di approfondire proprio la tua candidatura rispetto alle tante altre che gli capitano sotto mano.

Del resto poi, in generale, non solo in ambito lavorativo, presentarsi in maniera amichevole ed educata è sempre una buona abitudine e un buon segno di rispetto. Può sembrare una battuta, e in parte lo è, ma non troppo, perché in realtà i recruiter cercano di carpire attraverso questi elementi se il candidato è una persona che mostra di avere determinati requisiti fondamentali per l’azienda, quali l’affidabilità, la serietà, la professionalità, la cura dei dettagli, ecc..

Un altro aspetto importante è rappresentato dalla capacità della lettera di mettere subito in evidenza certi tuoi punti di forza, soprattutto quelli che potrebbero essere coerenti con la proposta di lavoro in oggetto. In particolare, permette di collegare, in maniera più chiara di quanto possa fare un curriculum, le tue competenze e quelle richieste. Potrai così subito evidenziare perché sei la persona giusta per quella posizione.

Per finire, la lettera ti permette anche di chiarire alcuni punti che potrebbero rimanere oscuri al lettore. La lettura del curriculum infatti avviene in maniera estremamente schematica e questa struttura rigida, inevitabilmente, finisce col lasciar fuori alcune informazioni importanti e non permette di spiegare perbene certi aspetti. Per esempio cosa hai fatto in un eventuale lungo periodo di disoccupazione.

Le caratteristiche indispensabili per una lettera di presentazione di successo

La prima regola che devi interiorizzare assolutamente è quella della personalizzazione della lettera in base all’azienda cui ti stai rivolgendo e in base alla posizione specifica per la quale ti stai candidando. Infatti devi scrivere la tua presentazione adattandola al contesto giusto. Come un sarto che cuce il vestito in un modo piuttosto che in un altro in base alle esigenze e alle peculiarità del cliente. Per esempio, una lettera per un impiego in banca dovrà mettere in risalto aspetti differenti rispetto a quella per una candidatura in una fabbrica.

Anche lo stile e il tone of voice potrà essere diverso a seconda del settore di riferimento. Per esempio, se ti candidi per un impiego nel settore della comunicazione e del marketing puoi (o devi) lasciar esprimere la tua creatività, mentre per i due impieghi precedenti dovrai mantenere un registro più formale.

In ogni caso, questo aspetto risulta spesso decisivo perché offre immediatamente informazioni spesso più decisive rispetto a quelle sulle tue competenze tecniche: mostra la tua affidabilità, professionalità, serietà, cura del dettaglio. Una lettera standard non personalizzata si riconosce subito e il recruiter capisce in un attimo che non sei veramente interessato e impegnato ad avere quello specifico posto di lavoro, che non sei pronto a gettarti con convinzione in quel progetto, ma che stai semplicemente “spammando”.

La presentazione per questo dovrà assolutamente tener conto delle caratteristiche dell’azienda. Perciò dedica un bel po’ del tuo tempo a disposizione a raccogliere informazioni su di essa. Dove e come puoi trovarle? Principalmente dal suo sito internet, dai media e dai social network, in particolare Linkedin. Ormai non è difficile scoprire quali siano gli aspetti principali e i valori base che rappresentano un’azienda.

La personalizzazione deve essere fatta anche tenendo in considerazione la specifica posizione per la quale ti stai candidando. Probabilmente avrai già maturato diverse esperienze lavorative, avrai conseguito vari risultati a livello formativo e avrai acquisito più competenze. Sempre coerentemente con l’obiettivo della sintesi e della personalizzazione, tra tutte queste possibilità, è importante puntare su ciò che è veramente utile, interessante, adeguato alla proposta di lavoro e richiesto dall’azienda e dai suoi recruiter.

Per finire, è fondamentale che la lettera sia accattivante. Chi legge sta cercando qualcosa e tu devi fargli capire che con te ha trovato la risposta alle sue domande. Evidenziando i tuoi punti di forza e il fatto che essi si sposino alla perfezione con le richieste espresse dall’offerta di lavoro e in generale con le caratteristiche e le esigenze dell’azienda, devi trasmettere l’idea che sei proprio tu la persona che cercavano e che non esiste miglior candidato di te.

La lista finale con i consigli utili per la scrittura di una lettera di presentazione di successo

Per finire, ecco le principali linee guida su come e cosa si deve scrivere e includere e su cosa non si debba assolutamente fare.

Cosa fare

1. Cerca di distinguerti fin dal saluto iniziale e dall’incipit, con una formula originale e non vista e rivista.
2. Offri la soluzione a un problema, mostrando che ci sei già riuscito in passato o che hai dimostrato di possedere proprio quei requisiti richiesti per la sua risoluzione.
3. Trova il giusto tone of voice, per allacciare subito un legame con chi ti sta leggendo e per sintonizzarti sulle sue stesse frequenze.
4. Trasmetti il tuo interesse e la tua forte motivazione verso la posizione per la quale ti stai candidando e l’azienda cui ti stai rivolgendo.
5. Evidenzia subito i tuoi punti di forza, sia sulla base della tua formazione che su quella delle esperienze lavorative pregresse.
6. Mostra dei risultati, usando dei numeri che possano far comprendere il tuo valore e renderti molto più credibile e coinvolgente di chi si limita ad affermare di avere determinate doti.
7. Sii conciso, perché la sintesi sarà un elemento preteso dal recruiter e perché un testo troppo lungo scoraggerà immediatamente la sua lettura (quindi resta sulle 10 righe totali e tra le 250 e le 350 parole).

Errori assolutamente da evitare

1. Errori grammaticali, ortografici, lessicali, sintattici e di formattazione, perché trasmettono poca cura, poca affidabilità e poca motivazione, e sono perciò devastanti nell’ottica dell’avanzamento nella selezione.
2. Inserire troppe informazioni, perché è meglio evidenziare un paio di punti di forza piuttosto che scriverne dieci e di fatto non esaltarne nessuno in particolare.
3. Esagerare con l’autoesaltazione, perché poi si diventa poco credibili, spocchiosi, antipatici e inadatti a lavorare nel loro team.

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