Il compiacimento è un sentimento a due facce: generalmente si prova un’intima soddisfazione per un bene o un risultato nostro, ma può riferirsi anche a successi altrui.
E’ uno stato d’animo collegato ad approvazione e consenso, perché spesso la persona compiaciuta tende ad autocelebrarsi all’esterno, anche se può verificarsi anche il caso in cui il soggetto tenga per sé (in uno stato di intima e discreta celebrazione) il piacere per ciò che ha ottenuto.
Questa emozione è un gradino sotto la gioia e la felicità, perché si presenta sotto forma di appagamento, contentezza, fierezza, piacere e soddisfazione.
Quando si è compiaciuti rispetto ai risultati di altre persone, lo manifestiamo attraverso i complimenti, le congratulazioni, le felicitazioni e i rallegramenti. Il compiacimento è figlio di momenti belli, quali successi sportivi, lavorativi e di studio, nonché di tappe che segnano in positivo la vita, come la nascita di un figlio o un nipote o il matrimonio.
Con questo termine ai giorni nostri si finisce generalmente per riferirsi al sentimento di chi prova piacere per i propri risultati e il proprio stato. Anche per questo, nonostante esso sia tra le emozioni più piacevoli, il compiacimento è prevalentemente detestato, perché viene spesso considerato un atto di sfacciata vanità.
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