Il furore è uno stato emotivo di grande agitazione e forte turbamento scaturito dalla collera o da un’altra violenta passione temporanea oppure cresciuta nel tempo.
Si può associare a impeto e veemenza e, nei casi più estremi, a violenza rabbiosa.
Non a caso viene usato, come sostantivo o nella sua forma aggettivata, in espressioni forti come cieco furore, furore della folla, ira furiosa (o anche furibonda), vendetta furiosa, ecc..
Il furore è spesso legato anche a situazioni di conflitto, in cui un soggetto combatte o si getta nella mischia o nella battaglia con furore.
Questo stato d’animo è inoltre spesso associato al comportamento inferocito e aggressivo di certi animali (come un toro o un cinghiale) o a determinate situazioni metereologiche o ambientali (come il furore della tormenta o delle fiamme).
Per questo motivo si dice che una persona è in preda al furore quando è inferocita, aggressiva, al colmo dell’ira, in balia di una tempesta emotiva.
Questo stato d’animo è generalmente molto ben visibile, perché non può essere celato facilmente. Anzi, la persona infuriata farà di tutto per manifestare la sua rabbia e la sua netta contrarietà verso qualcuno o qualcosa.
In certi casi, però, come in situazioni difficili e pericolose, agire con furore ha un’accezione positiva, perché rappresenta un modo di dimostrare coraggio, sicurezza nei propri mezzi, disprezzo del pericolo e leadership.
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