Il panico è uno stato di angoscia profonda, generalmente di durata breve o brevissima, in cui il soggetto percepisce un’ansia istantanea, incontrollabile e soprattutto inattesa.
Si manifesta di fronte a pericoli inaspettati e ha come conseguenza comportamenti inconsulti e irrazionali.
Una sua caratteristica distintiva è quella legata al fatto che in certe situazioni è un sentimento per così dire contagioso, visto che si può diffondere repentinamente tra la folla, causando situazioni di panico collettivo. Oggi questo termine si riferisce anche ad una specifica patologia, il cosiddetto attacco di panico.
Infatti questo stato d’animo può manifestarsi sia tra la folla che nel profondo di un singolo individuo, gettando in questo caso il soggetto in uno stato di angosciante abbandono e blocco, solitamente con durata breve.
Un’altra delle caratteristiche importanti di questo sentimento è relativa al fatto che in alcuni casi il panico si può diffondere in maniera del tutto immotivata in luoghi affollati, come piazze, mercati o stadi.
E’ il caso per esempio in cui qualcuno grida per l’esistenza di un pericolo (che può essere anche reale, ma che potrebbe essere tranquillamente gestibile) e la situazione sfugge di mano, a causa della folla impazzita al pensiero di chissà quale rischio.
Il risultato è calca, caos, corse senza ordine e controllo, pericolo serio, con situazioni anche mortali. Del resto la parola panico deriva dal “timor”, quel timore misterioso e indefinibile, che in antichità si pensava fosse causato dalla presenza del misterioso, selvatico e selvaggio dio Pan.
