La gratitudine è un sentimento di riconoscenza doverosa, intensa e personale, che proviamo verso coloro che ci hanno fatto del bene.
E’ conseguenza quindi di un beneficio ricevuto e del desiderio di manifestare la nostra riconoscenza e il nostro apprezzamento, con la speranza magari anche di ricambiare il favore. Quando proviamo gratitudine possiamo farlo a diversi livelli, da quelli meno intensi e non manifesti a quelli in cui invece ci teniamo a mostrare (con un evidente segno di gratitudine) la nostra più sincera e profonda riconoscenza.
Essere capaci di provare gratitudine significa essere capaci di entrare in empatia con altri, di apprezzare le cose che ci girano intorno e le vicende che ci capitano (senza cadere nell’eterna insoddisfazione) e di provare meraviglia verso qualcuno e qualcosa.
Questo ha effetti positivi sul nostro umore e funge da difesa contro stati d’animo negativi e spiacevoli come l’invidia e l’avidità.
Ovviamente, quando non si traduce in compassione e pietà, questo sentimento è alla base anche di azioni di aiuto, di beneficenza e di creazione o rafforzamento di legami interpersonali.
Infine esprimere a qualcuno la propria gratitudine significa anche riuscire a riconoscere il valore delle azioni altrui e significa che siamo disposti a ricambiare e ricompensare degnamente chi ci ha fatto del bene.
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