Perversione è un termine che scaturisce dal latino “pervertere”, il cui significato è scompigliare, disordinare, buttare totalmente all’aria.
Già questo ci dà una grande indicazione sulle caratteristiche di questo sentimento. La perversione così si riferisce, in senso generale, a una deviazione, un distacco dalle norme morali e sociali che sono riconosciute e condivise dalla società. Nello specifico, siamo di fronte a una modificazione che è ritenuta deteriore e patologica. Può riguardare un processo psichico, un sentimento, un comportamento oppure una tendenza istintiva.
Il campo in cui troviamo usato più frequentemente questo termine è quello sessuale, con perversione che va a identificare deviazioni da quelli che sono i comportamenti sessuali considerati normali.
In particolare in questo caso ci si riferisce a quelle situazioni in cui l’oggetto del desiderio è un qualcosa di anomalo (come nel caso della pedofilia, della zoofilia, della necrofilia e del feticismo) oppure quelle in cui il piacere viene raggiunto attraverso pratiche erotiche estreme (tipo esibizionismo, sadismo e masochismo). Queste perversioni sono anche sintomo di patologie psichiche.
C’è infine un’ulteriore importante accezione: la perversione infatti può spingere un soggetto a comportamenti illogici, sconvenienti e masochistici (ma non in senso sessuale).
Stiamo parlando di quelle situazioni in cui il soggetto, pur essendo ben consapevole del fatto che dovrebbe comportarsi in un certo modo e prendere determinate decisioni e strade, devia e assume comportamenti opposti, irresponsabili e perfino autodistruttivi.
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