Col termine orgoglio ci si può riferire a sentimenti piuttosto differenti.
La prima accezione è più leggera e descrive lo stato d’animo di chi prova grande dignità e fierezza e soddisfazione, soprattutto a seguito di eventi molto positivi, a livello personale, familiare, lavorativo, sportivo, ecc..
In questi casi si usa l’espressione “legittimo orgoglio” e la persona orgogliosa è un soggetto felice e contento per i successi propri o di persone care.
La seconda accezione invece è legata a concetti quali valore e coraggio.
La persona orgogliosa è colui che combatte per difendere la propria dignità o quella del suo gruppo sociale. Parliamo di un soggetto che vuole dimostrare questo valore, di qualcuno che non vuole cedere di fronte ad ingiustizie e discriminazioni e che rivendica la propria dignità, unicità e rispettabilità.
Del resto gli ultimi decenni hanno visto nascere movimenti e rivendicazioni sociali che fanno leva proprio sull’orgoglio e hanno assunto denominazioni centrate su questo sentimento, tipo Gay Pride e Black Pride.
C’è poi una terza accezione, che si riferisce a quella persona che ha una spiccata autostima e una elevata fiducia nelle proprie capacità.
Con questa interpretazione, ci si riferisce a un sentimento border line, perché può sfociare facilmente nella superbia e arroganza.
E, anche qualora ciò non accada, può essere comunque percepito dagli altri come tale.
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