I Tre Tipi di Content Marketer Secondo Joe Pulizzi

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Continuiamo la nostra raccolta di articoli dedicati al Content Marketing secondo la visione, il modus operandi e gli obiettivi di uno dei maggior content marketer al mondo: Joe Pulizzi.

Secondo Joe Pulizzi, fondatore del Content Marketing Institute, chi fa questo lavoro di professione e che realizza strategie editoriali in ottica di business, passerà sempre attraverso 3 fasi di maturità, ognuna delle quali caratterizzata da un tipo di attitudine, da un genere di consapevolezza e da una precisa metodologia di lavoro.

La prima fase è quella della scoperta di quello che è un vero contenuto di valore.

E’ una fase importante in qualsiasi content marketer ed allo stesso tempo, in base alla la mia esperienza, il primo ostacolo che si frappone tra quello che vuoi diventare e quello che ti impegni ad essere tutti i giorni, non uno di meno.

La maggior parte dei content writer vi assicuro molla dopo poco ed infatti di blogghettini dove trovi una chicca qua e là ce ne sono moltissimi in rete e tutti questi blog dalle belle speranze (ormai infrante) hanno ognuno una caratteristica in comune: non superano mai i 50 contenuti.

Infatti per creare contenuto di valore devi diventare prima consapevole del valore di ciò che c’è già online.

Da questo punto di vista non sto parlando della media ma dell’eccellenza perché è proprio quella che devi prima affiancare e poi superare se vuoi realmente che il tuo contenuto spacchi in rete.

La seconda fase secondo Pulizzi è invece quella del Leader Mentale, di colui cioè che ha già passato lo stadio della consapevolezza, ha acquisito la giusta pratica, ha saputo introiettare il valore della costanza ed è ora pronto a fare il grande passo ossia decidere di diventare il leader del proprio settore.

Ho visto fare questo passo a veramente pochi specialisti nell’ambito del copy e del Web marketing.

E’ un passo importante perché è una decisione dalla quale non potrai mai tornare indietro perché ne va delle tua credibilità.

E’ un passo inoltre che implica la necessità di abbracciare più formati (testo, audio, video) e di farlo in maniera professionale perché la qualità del tuo contenuto dipenderà anche dalla forma con lui hai deciso di crearlo, impacchettarlo ed infine distribuirlo.

Eccoci quindi alla terza fase secondo Pulizzi che è quella dello Storyteller.

Questa è la fase finale, quella che ti impegna di più che tocca un ambito nel quale non tutti i content writer sono abituati ad intrattenersi, quello della relazione diretta oppure mediata via mail e dai social con tutti quelli che sono i rappresentati del tuo pubblico di riferimento.

Questo è il passo finale, quello che ti impegna di più e lo fa sia a livello di tempo che soprattutto a livello emotivo.

Un leader che diventa un leader storyteller dovrà abbracciare l’eccellenza anche nella relazione abbandonando ogni velleità da guru di stocazzo e mettendosi un manto di perenne e costante umiltà, l’unica caratteristica ed allo stesso tempo attitudine in grado di farlo prima sopravvivere e poi finalmente prosperare.

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