La stanchezza è la condizione di chi ha un evidente calo di forza, di energia e di capacità di compiere anche le azioni più elementari.
Può essere fisica o mentale, ma spesso ad un corpo stanco corrisponde anche una mente stanca e provata.
Ad ogni modo, la sua manifestazione è sempre ben visibile attraverso il linguaggio del corpo, soprattutto a livello del viso e della postura che assumiamo in questi casi. Anche il linguaggio che usiamo riflette questa caratteristica di fisicità: non a caso si usa comunemente dire “essere sfiniti dalla stanchezza” e “sentirsi le ossa rotte dalla stanchezza”, anche con significato metaforico riferito alla mente.
Si prova stanchezza dopo uno sforzo, dopo un lavoro che ci ha messo alla prova.
Può trattarsi di un qualsiasi intenso sforzo fisico o mentale, anche di breve durata, soprattutto se associato a momenti di tensione ed emozione, oppure può essere legato ad esperienze dure, prolungate e faticose, che possono scavare dentro di noi, segnarci, fiaccarci e deteriorare piano piano la nostra dotazione di energie fisiche e mentali.
Questo stato d’animo può essere causato anche da malattia o depressione e può associarsi ad altri sentimenti quali l’apatia, lo sconforto, la delusione e la frustrazione.
Come effetto più evidente, c’è la mancanza della lucidità e dell’energia necessarie per affrontare le sfide e i problemi che si presentano, col risultato finale di fretta e mancanza della dovuta attenzione nell’elaborazione delle decisioni.
Visti i ritmi frenetici della vita odierna, è sempre più considerevole il ricorso a droghe con lo scopo di superare la stanchezza e la ricerca di svaghi continui per non fermarsi a farci i conti.
