Lo spaesamento è lo stato d’animo di chi si sente fuori posto.
Questo causa un senso di disagio, di disorientamento e di confusione, perché vengono a mancare i punti di riferimento, le coordinate. Succede a chi si trova fuori dal proprio ambiente abituale: il soggetto è costretto a muoversi in un luogo sconosciuto, in strade mai battute.
Anche le dinamiche e gli elementi con cui si deve rapportare sono sconosciuti e del resto generalmente in questi casi pure il linguaggio costituisce un ostacolo considerevole. Questo può causare frustrazione, turbamento e talvolta anche angoscia.
La sensazione di spaesamento comunque non riguarda soltanto i viaggiatori, come del resto la stessa etimologia del termine potrebbe far intendere (essere fuori paese). Si può rimanere spaesati, infatti, anche in luoghi a noi notissimi, come per esempio l’ambito familiare.
E’ quello che accade di solito, per esempio, dopo un lutto, quando cioè viene meno un elemento per noi importantissimo e non troviamo più il sostegno che questo rappresentava o sentiamo che alla nostra vita manca un ingrediente fondamentale.
Ma lo spaesamento non è per forza un’emozione che deve spaventarci: dobbiamo invece avere anche il coraggio di rischiare di rimanere spaesati! Non dobbiamo aver paura di perderci, di battere nuove strade e di affrontare nuove avventure, con l’animo leggero di chi si lancia alla scoperta di nuovi mondi e nuove realtà.
Anche l’innamoramento più passionale, del resto, non si manifesta forse proprio con la piacevole perdita temporanea e repentina dell’orientamento?
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