Dizionario delle Emozioni: L’Umiltà

Umiltà è un termine che deriva da humus, cioè terra. Colui che è umile, è letteralmente “poco elevato da terra”.

Con questa parola si può indicare anche una persona non nobile e modesta, per condizione sociale ed economica, per nascita o in riferimento al mestiere praticato.

Umiltà di conseguenza descrive anche un sentimento (e gli atteggiamenti e i comportamenti ad esso connessi) proprio di chi è privo di boria e superbia. L’umile è perciò, più di ogni altra cosa, un soggetto consapevole dei propri limiti. C’è da specificare che tutto questo è inteso come una qualità.

O almeno dovrebbe essere così. O almeno era così fino a non molto tempo fa.

Questa qualità, infatti, sta conoscendo, ormai da qualche tempo, un pesantissimo oblio.

E’ una condizione che non va più di moda nella società moderna, sopraffatta da altri valori e da modelli che impongono la ricerca del successo, della notorietà, della ricchezza.

La competizione spietata porta l’uomo a concentrarsi sul dare agli altri una falsa immagine di successo, soprattutto sui social e soprattutto tra i ragazzi.

Stare coi piedi per terra, indagare dentro di noi e capire i nostri limiti, al contrario, ci permetterebbe di lavorare su noi stessi per superare questi limiti, dove possibile, e per valorizzare quelli che sono i nostri reali talenti.

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