Quando Guadagna Un Copywriter: Gli Stipendi e Le Tariffe Medie

Quanto può chiedere ed ottenere un copywriter?

Tanto. O poco. Dipende da diversi fattori e da diversi elementi da tenere in considerazione.

Imparare a dare un prezzo al proprio lavoro non è un esercizio così scontato e richiede esperienza, studio e competenza. Questo articolo serve ad aiutarti proprio in quest’ottica!

Sul web si possono trovare informazioni ed indicazioni molto diverse e in un primo momento si rimane spiazzati a leggere che un copywriter guadagna 10.000 euro all’anno e un altro 100.000, che alcuni chiedono 10 euro a pezzo e altri 1.000. In realtà a tutto c’è una spiegazione e queste differenze esistono davvero e non sono campate in aria e ingiustificate.

E’ tutto normale e motivato: le tariffe variano sulla base di vari elementi che devi conoscere, sia per avere più consapevolezza in fase di contrattazione sia per riuscire a valorizzare al meglio la tua professione e a gonfiare il tuo portafoglio.

Una panoramica sulle entrate dei copywriter

Il copywriter è un libero professionista e per questo è libero di stabilire autonomamente il proprio tariffario. Per farlo ovviamente dovrà considerare alcuni parametri, alcuni aspetti e fattori. Del resto anche il cliente sarà libero di accettare o meno il preventivo presentato.

Un singolo contenuto può andare dalle poche decine di euro a qualche centinaia di euro. Per servizi più ampi, lunghi, elaborati e strategici si può arrivare invece addirittura a qualche decina di migliaia di euro.

Le forme di conteggio sono fondamentalmente di due tipi: sulla base di una tariffa oraria o sulla base della tipologia di servizio svolto. Per alcuni lavori basterà conteggiare le ore necessarie per la tariffa oraria concordata, mentre per altre tipologie di servizio questo non è proprio possibile. Vedremo che in questi casi il compenso sarà legato ad altri fattori.

Possiamo facilmente intuire che la dimensione, il fatturato e il prestigio dell’azienda per la quale si lavora incideranno in maniera significativa, così come il settore e la nicchia in cui essa è collocata.

Ovviamente inciderà anche la capacità di saper cogliere le occasioni e di saper vendere (prima di tutto) il proprio lavoro!

E, come per tutti gli altri lavori, aspetti che hanno la loro rilevanza sono il livello di esperienza e i risultati ottenuti nel tempo. Il guadagno del copy è inoltre influenzato anche da elementi quali la tipologia di clienti, la flessibilità del copywriter e la sua velocità nella scrittura.

Parlando di cifre, parliamo di numeri considerevoli, perché un buon copywriter guadagna sui 75.000 euro, una cifra ben più alta della media italiana e i migliori arrivano a guadagnare anche oltre 100.000 euro all’anno. Mediamente la paga media è di 40 euro all’ora. Chiaramente le cifre variano in base a vari fattori ed elementi che in parte abbiamo già introdotto e che ora vedremo più nel dettaglio.

Il ROI

“Roi”, in francese, significa “re” e, anche se in realtà nel nostro discorso “ROI” ha tutt’altro significato, possiamo comunque affermare che è questo il re tra tutti gli elementi! Il “nostro” ROI è l’acronimo di Return On Investment (in italiano ritorno sull’investimento o indice di redditività del capitale investito) e sta ad indicare la redditività dell’investimento. Per dirla in altri termini: è il guadagno netto derivante dall’investimento fatto in rapporto al capitale investito (al netto di ammortamenti e accantonamenti).

Se questa definizione è ancora troppo difficile e tecnica, ecco un esempio chiarificatore e il nocciolo della questione: costa di più un copywriter che chiede 10.000 euro e ne fa guadagnare 100.000 oppure uno che ne chiede 1.000 e ne fa guadagnare 1.000 (o addirittura meno)? Cosa risulta più conveniente agli occhi di un cliente?

Quindi non conta la quantità di soldi che un copy chiede, ma la differenza tra i soldi richiesti e quelli che può far guadagnare!

Chi chiede poco, nell’ordine di poche centinaia di euro (tipo 100-150) per una landing page, probabilmente lo fa perché sa che molto difficilmente l’azienda, grazie al suo lavoro, avrà guadagni nell’ordine di decine di migliaia di euro…

Oppure lo fa perché non può dimostrare l’efficacia del proprio lavoro! Se vuoi ottenere cifre importanti a 3 o 4 zeri, molto probabilmente dovrai essere in grado di presentare i tuoi successi già ottenuti e il tuo portfolio.

Una ditta seria e intelligente che vuole fare business e ricchi guadagni non avrà problemi a investire tanti soldi se potrà percepire chiaramente la possibilità di guadagnarne molti di più rispetto a quelli investiti e rispetto al non fare proprio niente.

Quindi, la presentazione di landing o di campagne vincenti o di pezzi che hanno generato tante vendite sarà più di ogni altro elemento la chiave che aprirà le porte. E i cordoni della borsa dei tuoi clienti!

Altri elementi importanti da tenere in considerazione per stabilire la giusta tariffa

Un altro elemento importante è la lunghezza del testo che si dovrà scrivere. Ovviamente più il testo dovrà essere lungo e più sarà il tempo necessario per la sua scrittura. Un testo più lungo generalmente ha quindi anche un costo più alto.

Anche la preparazione per la scrittura può incidere considerevolmente. Dal momento che un copywriter deve essere versatile e capace di muoversi sui fronti più disparati (dalla vendita di cibo a quella delle case o di un corso di yoga, ecc.), e dal momento che nessuno (nemmeno il copywriter) è onnisciente, una fase importante della sua opera sarà quella dedicata alla ricerca delle informazioni. E’ importante considerare quindi anche questo tempo e quantificarne il costo.

C’è poi un tipo particolare di ricerca, ovvero quella delle parole chiave (keyword): frequentemente il copywriter è chiamato a scrivere per la SEO e di conseguenza sarà necessario che egli svolga preventivamente una ricerca delle parole chiave per i motori di ricerca. Anche questa, ovviamente, è un’attività importante, da fare seriamente e che richiede tempo.

Un altro aspetto che riguarda ogni copywriter, sia quelli che lavorano in totale autonomia creativa che quelli all’interno di agenzie pubblicitarie o delle aziende stesse, è quello della pianificazione.

Certi progetti infatti possono essere molto complessi, elaborati e inseriti dentro piani editoriali ed industriali che possono durare molto a lungo, che richiedono un sincronismo con altri progetti e altre attività dell’azienda e di altre figure.

Questo comporta una calendarizzazione e un’interazione costante e periodica che costa tanto tempo e deve essere remunerata.

Il copywriter inoltre spesso non si occupa solo della scrittura dei testi, ma anche di altri aspetti accessori e complementari, importanti per incorniciare, completare e valorizzare le sue parole. Per esempio la ricerca delle immagini migliori e più adatte può portar via diverso tempo, soprattutto se l’azienda per cui si lavora non ha un catalogo di immagini originali e libere da utilizzare. Ovviamente va conteggiata anche questa opera.

Tutti i servizi sono uguali?

Chiaramente no… Soprattutto non sono uguali le potenzialità e la redditività dei diversi servizi. Alcuni, anche a prescindere da alcuni fattori che generalmente incidono, tipo la lunghezza del testo, hanno una resa molto più alta e di conseguenza il copywriter può legittimamente chiedere tariffe più alte e le aziende saranno fisiologicamente disposte a pagare di più. Sulla base dei fattori elencati finora, abbiamo quindi servizi più cari e altri meno cari. Vediamo le differenti categorie.

I servizi meno costosi

Sono quelli meno strategici. In più sono attività che hanno un basso ROI (che per altro, in questi casi, è anche difficile da calcolare), che non richiedono tanto tempo e particolari ricerche o incredibile creatività ed originalità.

Di conseguenza la fascia per questi servizi generalmente oscilla dalle 10 euro a poche decine di euro, fino ad un massimo, in rarissimi casi, di 100/150 euro.

Alcuni esempi:
• scrittura di didascalie per i post di Instagram;
• realizzazione di post su Facebook, soprattutto se non sponsorizzati;
• scrittura di una thank you page;
• realizzazione delle pagine istituzionali, quelle cosiddette di servizio, di un sito.

Spesso i copy più esperti e di livello più alto non offrono nemmeno questi servizi, in modo da concentrarsi su attività più performanti e redditizie, oppure li delegano ai copy più giovani e inesperti, anche come utile attività di formazione.

I servizi di costo medio

Sono quelle attività che, rispetto alla categoria precedentemente presentata, presentano un elemento significativo: o sono strategiche, pur richiedendo poco tempo, o richiedono tanto tempo, pur non essendo strategiche. La fascia per questi servizi generalmente oscilla dalle poche decine di euro (15/20/30), fino a qualche centinaia di euro (100/200/300).

Esempi di questa categoria:
• scrittura di un comunicato stampa;
• realizzazione della newsletter periodica;
• scrittura di un articolo per un blog;
• realizzazione di post su Facebook sponsorizzato.

Per questi servizi, più che maggior tempo, sono richieste più abilità e più esperienza, e quindi non si può ricorrere a copy alle prime armi. La differenza rispetto alla categoria precedente nasce proprio da qui.

I servizi più costosi

Sono i servizi veramente strategici. Sono quelli che fanno davvero la differenza tra una campagna marketing di successo e una fallimentare.

La fascia di prezzo per essi è davvero ampia e impossibile da inquadrare in linee comuni e universalmente valide. La forbice va da poche centinaia di euro (100/200) a migliaia (4.000/5.000), se non decine di migliaia (10.000/20.000/30.000).

Rientrano in quest’ultima categoria:
• realizzazione della homepage del sito aziendale;
• invio in sequenza di email per funnel di vendita;
• realizzazione di landing page;
• invio di sales letter.

La differenza sta nei fattori che abbiamo elencato finora.

E ricorda: ci sono aziende disposte a spendere parecchio perché sanno che quell’investimento potrà rendergli tanto, cioè molto di più! E generalmente alla fine sono molto più contente quelle che spendono cifre più alte rispetto a quelle che tirano a risparmiare, ma che poi raccolgono poco o niente…

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